La salute negata a Palermo

Quello del 19 giugno al Gramsci non è stato solo un convegno, È non è stata neppure soltanto una vivace e partecipata  assemblea. È stato il lancio di un piano di azione del Partito Democratico per la difesa della salute. Pubblichiamo la relazione di Franco Gervasi, responsabile del dipartimento salute del PD a Palermo, che delinea il ruolo del Partito: difendere il diritto alla salute, mantenere il ruolo pubblico del controllo del finanziamento, della pianificazione, dell’equità, universalità e accesso di tutti i cittadini alle cure del Servizio Sanitario Nazionale. Lo facciamo precedere da una breve sintesi del dibattito, redatta da Alberto Magro, che possiamo anticipare così: non consentiremo che le opere del PNRR siano piccole cattedrali del deserto, e vigileremo perché la realizzazione delle strutture sia sostenuta da una rivoluzione culturale che le renda parte di un sistema efficiente. Trovate in chiusura l’elenco delle opere previste che sono un appello alla vigilanza democratica.

Il dibattito (dalla sintesi di Alberto Magro)

La linea emersa dai numerosi interventi – introdotti dalla relazione di Franco Gervasi e conclusi dall’intervento di Antonello Cracolici (e riascoltabili per intero sulla pagina Facebook di PD Palermo) – è un impegno del PD per una SANITA’ che per essere UNIVERSALE  ed efficace sia TERRITORIALE e gestita con attenzione alla qualità oltre che alla quantità; INTEGRATA  al suo interno, aree, ospedali,  reparti connessi in una rete di servizi e di conoscenze; quindi sostenuta da un processo rapido di DIGITALIZZAZIONE (dal Fascicolo Elettronico, alla medesima piattaforma di gestione amministrativa, ai Cup e/o super Cup) che garantisca al cittadino un effettivo accesso al servizio e scoraggi comportamenti che concorrono a rendere inefficace  il sistema; REALIZZAZIONE del PNRR, nelle due linee di strutture e supporto informatico,  che assicuri la territorialità e la PROSSIMITÀ; ed infine in una nuova, e con una più reale trasparenza, CONNESSIONE tra pubblico e privato che aiuti a risolvere carenze nel servizio al cittadino (tempi di attesa, pronto soccorso, posti letto).

Si costituirà un OSSERVATORIO in grado di evidenziare criticità o blocchi nella attuazione del PIANO e quindi capace di sollecitare la pubblica opinione ed influenzare le scelte politiche, in collegamento con i circoli del PD che costituiranno altrettanti presidi di cittadinanza e salute pubblica nei tanti luoghi in cui si procederà alla costruzione delle strutture nei prossimi mesi.

Il PD di Palermo per la salute pubblica
d
i Franco Gervasi

Il diritto alla salute

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’obiettivo dei servizi sanitari di ogni nazione è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute“, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.  Nel 2011, l’OMS ha proposto un nuovo concetto di salute che prevede la salute come “la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alla sfide sociali, fisiche ed emotive”, immettendo il concetto di resilienza.

La nuova definizione è l’evoluzione del vecchio concetto di salute del 1948 che prevedeva la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale, psicologico, emotivo e sociale”

La Costituzione Italiana, che nasce prima dell’OMS, pone il concetto di salute, come diritto fondamentale della nascente repubblica e lo inserisce nell’Articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”

La sfida del  PNRR

I governi Conte2 e Draghi con la partecipazione del PD pongono dentro il Piano Nazionale di rinascita e resilienza (PNRR) le basi per il rilancio dello spirito del nostro servizio sanitario attraverso la definizione della medicina di prossimità e della telemedicina come risposta al bisogno di salute dei cittadini

Infatti l’ART. 1 del PNRR identifica due soggetti, Stato e Regioni, quali attori protagonisti del rilancio della sanità pubblica in Italia e nella nostra regione.

a) L’ Amministrazione centrale titolare di intervento: il Ministero della salute quale amministrazione responsabile dell’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel PNRR….

b) Il Soggetto attuatore: la Regione/Provincia Autonoma che provvede alla realizzazione degli interventi….

L’ACTION PLAN del PNRR recita: “La Missione 6 Salute mira a potenziare e riorientare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per migliorarne l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica, ed è articolata in due Componenti: 

• Componente 1: Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza territoriale; 

• Componente 2: Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.

La denuncia della precarietà e il rilancio del ruolo pubblico

Su questa premesse il PD di Palermo vuole difendere il ruolo pubblico della organizzazione strutturale, economica e sociale della sanità, denunciare lo stato di precarietà in cui versano le strutture sanitarie della nostra Provincia, sia quelle di pertinenza dell’ASP che quelle delle Aziende Ospedaliere. Non è piú tollerabile lo stato di abbandono in cui versano i pronto soccorso, la cattiva gestione politica, unita ad una approssimativa e clientelare gestione dei Direttori Generali ha portato allo sfacelo della medicina di urgenza/emergenza. La mancata attuazione della medicina di prossimità ha fatto si che i cittadini cercassero risposte al loro bisogno di salute all’interno degli ospedali. In un momento che vede, o dovrebbe vedere, invece protagonista la medicina di prossimità e la rete territoriale della continuità assistenziale.

I medici di medicina generale, sempre di meno e sempre piú burocratizzati.

I pediatri di libera scelta il cui numero è ostaggio delle scelte governative e regionali sul numero di accesso alle scuole di specializzazione

Il personale dei pronto soccorso sempre piú precarizzato, con contratti e stipendi diversificati, come se fosse diverso l’impegno e/o la professionalità degli operatori sanitari coinvolti.

Piú in generale la mancanza di una politica di sostegno al personale, una politica orientata a motivare, a valorizzare e a organizzare al meglio le risorse umane, ha progressivamente dequalificato i professionisti della sanità e reso vana l’abnegazione con cui ogni giorno si recano sul posto di lavoro.

È proprio di questi giorni la pubblicazione della classifica di AGENAS, che relega le aziende ospedaliere di Palermo: Civico, Villa Sofia-Cervello e Policlinico all’ultimo posto delle rispettive categorie, relegando quindi la città, la provincia e tutta la gente che vi risiede all’ultimo posto nella erogazione delle prestazioni sanitarie. Di questo ringraziamo il governo regionale e i manager che ha scelto per guidare gli ospedali. 

Le proposte

Crediamo che l’immissione dei posti letto degli ospedali privati nella rete dei posti letto pubblici, possa portare ad un decongestionamento delle aree di emergenza e di osservazione breve degli ospedali, permettendo una diminuzione dei tempi di attesa dei pronto soccorso.

Riteniamo che la rete, già esistente, delle farmacie private, così come è successo durante il periodo pandemico, possa diventare uno dei punti di accesso al SSN, permettendo una diminuzione della distanza e dei tempi fra richieste del cittadino e risposta delle strutture sanitarie.

Vogliamo che il PNRR salute, che riguarda l’organizzazione della rete di medicina di prossimità, attraverso la costruzione delle case della salute, degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, sia attuato. Vigileremo in tutte le sedi in cui il partito democratico ha voce sullo stadio di attuazione, controlleremo che non ci siano ritardi, vogliamo che Palermo abbia una sanità all’altezza.

Chiediamo a tutte e a tutti di partecipare ad un grande impegno collettivo non solo per difendere il “nostro servizio sanitario pubblico” ma anche per rilanciarlo e renderlo moderno, efficiente ed in linea con i bisogni di salute espressi dai cittadini, sia come utenti percettori delle prestazioni, che come cittadini attivi nell’indicare i percorsi per una giusta e corretta organizzazione della sanità pubblica.

 

L’elenco delle opere previste – Appello alla vigilanza

Ecco l’elenco delle opere previste (pubblicato dalla Direzione aziendale ASP), Ciascuna di esse è un invito ai circoli territoriali a costituirsi in presidio di cittadinanza e di salute pubblica per concorrere alla realizzazione e al loro inserimento in un sistema efficace di medicina di prossimità.

 Nel territorio di città e provincia (e nelle isole) saranno realizzati 10 Ospedali di comunità (con un investimento di 25.969.000 euro); 12 Centrali operative territoriali (2.728.000 euro) e 38 Case di Comunità (57.660.000 euro), oltre ad un “Ospedale sicuro e sostenibile”, individuato nel nosocomio di Partinico (7.514.000 euro). I progetti di fattibilità tecnico-economica sono, già stati trasmessi a Invitalia che curerà per conto dell’Asp di Palermo l’affidamento delle procedure di appalto integrato (progettazione ed esecuzione dei lavori).

 I 10 Ospedali di comunità (OdC), che svolgeranno una funzione intermedia tra il domicilio ed il ricovero ospedaliero, verranno realizzati: 5 a Palermo (Guadagna, Enrico Albanese e 3 alla Casa del Sole); a Petralia Sottana, Termini Imerese, Palazzo Adriano, Lercara Friddi e Piana degli Albanesi.

Le 38 Case della Comunità (CdC), nelle quali si potrà trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, saranno realizzate a: Cefalù, Collesano, Pollina, Carini, Cinisi, Capaci, Alimena, Ganci, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Misilmeri, Ventimiglia di Sicilia, Godrano, Montemaggiore Belsito, Cerda, Termini Imerese, Castronovo di Sicilia, Valledolmo, Santa Flavia, Bisacquino, Corleone, Camporeale, Partinico, Balestrate, San Giuseppe Jato, Monreale, Villabate, Lampedusa, Linosa, Ustica, Villafrati, Caccamo, Trabia, Aliminusa, Vicari, Bagheria e 2 a Palermo Presidio “Biondo” di via Gaetano La Loggia.

La gestione informatizzata dei percorsi assistenziali sarà curata dalle 12 Centrali operative territoriali in stretta connessione con Presidi ospedalieri e ambulatoriali pubblici e privati.

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