La salute negata a Palermo

Quello del 19 giugno al Gramsci non è stato solo un convegno, È non è stata neppure soltanto una vivace e partecipata  assemblea. È stato il lancio di un piano di azione del Partito Democratico per la difesa della salute. Pubblichiamo la relazione di Franco Gervasi, responsabile del dipartimento salute del PD a Palermo, che delinea il ruolo del Partito: difendere il diritto alla salute, mantenere il ruolo pubblico del controllo del finanziamento, della pianificazione, dell’equità, universalità e accesso di tutti i cittadini alle cure del Servizio Sanitario Nazionale. Lo facciamo precedere da una breve sintesi del dibattito, redatta da Alberto Magro, che possiamo anticipare così: non consentiremo che le opere del PNRR siano piccole cattedrali del deserto, e vigileremo perché la realizzazione delle strutture sia sostenuta da una rivoluzione culturale che le renda parte di un sistema efficiente. Trovate in chiusura l’elenco delle opere previste che sono un appello alla vigilanza democratica.

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PIANIFICARE IL RILANCIO: 1. LINEE PROGRAMMATICHE

Il testo che pubblichiamo proviene dal Dipartimento Economia del Pd Sicilia coordinato da Franco Piro. Riprende e amplia una proposta elaborata come Documento di intenti offerto alla coalizione. Lo offriamo come contributo per la discussione e gli approfondimenti necessari alla formulazione del Programma di governo in vista delle imminenti elezioni regionali.

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PIANIFICARE IL RILANCIO – 2. LE IDEE GUIDA

Nell’articolo Pianificare il rilancio – Linee programmatiche abbiamo presentato le linee della proposta elaborata dal dipartimento Economia del PD regionale coordinato da Franco Piro. Il testo si concludeva con la necessità che la Regione Siciliana si doti di un Piano strategico fondato sui contenuti e sugli obiettivi dell’ L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, un programma d’azione basato sulla crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. I 17 macro obiettivi e i 169 traguardi che Agenda 2030 propone costituiscono già una traccia fondamentale. Nel confronto con la realtà siciliana emergono idee e valori da evidenziare.

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PNRR: FONDO A SOSTEGNO DELLA IMPRESA FEMMINILE

Il Dipartimento PNRR e Recovery Fund del PD Sicilia coordinato da Cleo Li Calzi diffonde  la presente informativa per darne sollecita diffusione sul territorio ed attivare i soggetti identificati come proponenti a presentare proposte progettuali a valere sulle risorse PNRR.

È stato firmato il decreto MISE che avvia il Fondo per l’imprenditoria femminile. Si attende l’emanazione di regolamenti e scadenze per presentare domanda (che avverrà esclusivamente in modalità online, attraverso la piattaforma di Invitalia).

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PNRR: ATTIVAZIONE RISORSE – SETTORE RIFIUTI ED ECONOMIA CIRCOLARE

Il Dipartimento PNRR e Recovery Fund del PD Sicilia coordinato da Cleo Li Calzi diffonde  la presente informativa per darne sollecita diffusione sul territorio ed attivare i soggetti identificati come proponenti a presentare proposte progettuali a valere sulle risorse PNRR che rispettino le condizioni di seguito indicate.

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PNRR: ATTIVAZIONE RISORSE – ECOSISTEMI DI INNOVAZIONE AL SUD

Il Dipartimento Dipartimento PNRR e Recovery Fund del PD Sicilia coordinato da Cleo Li Clazi diffonde  la presente informativa per darne sollecita diffusione sul territorio ed attivare i soggetti identificati come proponenti a presentare proposte progettuali a valere sulle risorse PNRR che rispettino le condizioni di seguito indicate.

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RISORSE IDRICHE: PER LA SICILIA NESSUN PROGETTO FINANZIATO

di Cleo Li Calzi

È stato emanato il 30 settembre il decreto del MIPAF di approvazione dei progetti ammessi a finanziamento con fondi afferenti al PNRR – Missione 2 Componente 4 (M2C4) – Investimento 4.3 – Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche. Il decreto finanzia 149 progetti per un totale complessivo di euro 1.620.138.829,24. Nessun progetto per la Sicilia!

E nessun progetto nemmeno tra quelli ammissibili ma non finanziabili per esaurimento risorse e che potranno essere ripescati nel caso in cui, al termine della verifica dei progetti esecutivi ammissibili, risultino risorse disponibili.

I 31 progetti della Sicilia risultano tutti tra i progetti non finanziabili.

Tra i motivi causa dell’esclusione dal finanziamento, la capacità esecutiva degli Enti in relazione alla garanzia di efficienza e continuità dei servizi per lo svolgimento di tutte le attività inerenti le procedure tecnico-amministrative- contabili nella fase di avvio e realizzazione dell’intervento o degli interventi nel caso di più proposte progettuali ammissibili candidate da parte del medesimo Ente anche al fine di individuare l’intervento; la non adeguata capacità organizzativa e realizzativa dei soggetti attuatori anche utilizzando i dati in possesso di questa Amministrazione per altri finanziamenti agli stessi assentiti in altre programmazioni avviate negli ultimi dieci anni, ovvero verificando i tempi effettivi di realizzazione del/gli intervento/i, gli importi finanziati e i termini effettivi di durata della concessione rispetto a quella originaria nonché le tempistiche di esecuzione e i ritardi maturati nell’avvio delle procedure di affidamento e per le aggiudicazioni dei lavori e/o delle forniture; la dubbia fattibilità dei cronoprogramma dei lavori e/o delle forniture in relazione all’importo previsto nel quadro economico; …

In sintesi: inadeguatezza degli apparati regionali. Ma soprattutto nessuna regia di governo per far si che non si perdano queste straordinarie risorse che sono necessarie

alla nostra terra. Soprattutto mettendo a paragone lo stato delle nostri reti irrigue con quelle delle altre regioni finanziate (Toscana e Trento le più finanziate).

Un’occasione persa che comporterà ricadute sul sistema agricolo e sulla competitività delle nostre aziende agricole oltre che sulla gestione del sistema idrico che ci fa stare indietro rispetto gli obiettivi della transizione ecologica.