Nel confronto di questi giorni emergono nei Circoli alcuni nodi che il Congresso dovrà sciogliere. Quali sono le forze sociali di riferimento e cosa significa oggi lotta alle diseguaglianze? Come si promuove uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale? Come si affrontano le grandi questioni su acqua, rifiuti, energia? Come si recupera la relazione con Sindacati e terzo settore? Ricorre tuttavia con grande preoccupazione la questione del ruolo di aree e correnti nella vita del Partito e di come queste favoriscono o ostacolano la partecipazione democratica. Come neutralizzare gli effetti devastanti che tutti riconducono all’azione di queste aggregazioni all’interno del Partito, mantenendo vivo e anzi valorizzando il necessario pluralismo nel confronto sul merito dei problemi. Che cos’è il pluralismo?
VERSO IL CONGRESSO – IL NODO DELLA PARTECIPAZIONE
In preparazione al Congresso prossimo venturo c’è un nodo centrale della vita del Partito che va innanzitutto affrontato: la qualità della partecipazione alle scelte politiche e il rapporto tra partecipazione e leadership. Perché si tratta di una priorità? Perché avvertito da tutti come un problema serio, perché si tratta di una questione fortemente identitaria per un grande partito democratico, perché strettamente connessa ad altre criticità del confronto interno (la funzione degli organi statutari, il ruolo delle correnti…..), perché consente una riflessione e una autocritica seria e di ampio respiro.
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PIANIFICARE IL RILANCIO – 3. QUESTIONI SPECIFICHE
In tema di rifiuti, l’intenso dibattito degli ultimi anni all’interno della nostra comunità vede posizioni differenti ma un forte accordo su una questione centrale: occorre razionalizzare lo smaltimento/valorizzazione dei rifiuti nel rispetto dell’ambiente, della salute e della legalità, compiendo scelte più determinate per una economia circolare fondata su riduzione, riuso, riciclo. Nel contesto di questa scelta, chiara e irreversibile, le divergenze si concentrano, con una semplificazione insidiosa, sulla questione dei termovalorizzatori. Bene fa perciò il Dipartimento economia del PD regionale a sollecitare una riflessione che ci aiuti a chiarire le linee strategiche di un moderno sistema di valorizzazione dei rifiuti e ponga al centro la vera questione: come affrontare il problema dello smaltimento della porzione residuale non recuperabile? Come evitare che sotto la spinta delle emergenze si facciano scelte che contraddicono la strategia di fondo? Come evitare che interessi economici e criminali approfittino della disinformazione e della semplificazione per promuovere i propri interessi?
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PIANIFICARE IL RILANCIO: 1. LINEE PROGRAMMATICHE
Il testo che pubblichiamo proviene dal Dipartimento Economia del Pd Sicilia coordinato da Franco Piro. Riprende e amplia una proposta elaborata come Documento di intenti offerto alla coalizione. Lo offriamo come contributo per la discussione e gli approfondimenti necessari alla formulazione del Programma di governo in vista delle imminenti elezioni regionali.
PIANIFICARE IL RILANCIO – 2. LE IDEE GUIDA
Nell’articolo Pianificare il rilancio – Linee programmatiche abbiamo presentato le linee della proposta elaborata dal dipartimento Economia del PD regionale coordinato da Franco Piro. Il testo si concludeva con la necessità che la Regione Siciliana si doti di un Piano strategico fondato sui contenuti e sugli obiettivi dell’ L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, un programma d’azione basato sulla crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. I 17 macro obiettivi e i 169 traguardi che Agenda 2030 propone costituiscono già una traccia fondamentale. Nel confronto con la realtà siciliana emergono idee e valori da evidenziare.
UNA TRISTE E DOLOROSA VERITÀ RIMOSSA
L’intervento di Roberto Scarpinato all’incontro del 19 luglio 2022 alla Biblioteca comunale di Palermo, organizzato dal Dipartimento cultura del PD Sicilia.
Due differenti celebrazioni
Credo sia evidente a tutti, e soprattutto ai palermitani, che esiste una stridente differenza tra le cerimonie celebrative dell’anniversario della strage di Capaci e del 23 maggio del 1992 e quelle dell’ anniversario della strage di via D’Amelio del successivo 19 luglio. Una differenza che è ancora più significativa in occasione di questo trentennale.
Una storia senza reticenze per il futuro della democrazia
l’intervento di Stefania Limiti.
Avevamo concordato una relazione sui servizi segreti e la democrazia, però io credo che una simile relazione vada presentata in un altro assetto, in un’altra ora del pomeriggio. Credo quindi che qui cambierò un po’ la mia scaletta, anche perché di questa serata devo dire mi piace molto il senso politico.
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IL FUTURO DI PALERMO
Alcune parole chiave dal discorso con cui Franco Miceli si è presentato oggi alla città. La prima è futuro: pensare al futuro della nostra città puntando innanzitutto sulle donne e sui giovani, destinatari e risorse fondamentali del cambiamento.
L’IMPEGNO ETICO DELL’AMMINISTRATORE/TRICE
Le nostre domande su cosa dovrebbe fare un buon amministratore, e, segnatamente, un amministratore democratico e progressista, ci hanno portato a delineare un quadro di 10 distinte competenze (vedi Cosa chiediamo ad un amministratore?). Tutte devono essere sostenute da un preciso impegno etico. Ecco allora, in sintesi, cosa ci aspettiamo a riguardo da un/una amministratore/trice, secondo la proposta che Lorenzo Palumbo ha condiviso con i corsisti/ricercatori del corso di formazione per amministratori di Enti locali.
LE COMPETENZE PER UNA AMMINISTRAZIONE PROGRESSISTA
Delineato un quadro di 10 competenze essenziali dell’amministratore di Enti locali emerso dal corso di formazione 2021 (Cosa chiediamo ad un amministratore?) abbiamo guardato più in dettaglio alcuni comportamenti che definiscono le competenze tecniche di un/una amministratore/trice che svolge la sua funzione di indirizzo e controllo e di formazione del bilancio ( le abbiamo chiamate, con un pizzico di ironia, Prime competenze per un amministratore). Proseguiamo con un primo esame di alcune competenze che, più di altre, connotano l’azione di un amministratore democratico e progressista, perché più di altre permettono di evidenziare azioni rivolte al miglioramento della condizione dei cittadini e del loro coinvolgimento nella progettazione degli interventi e nella vita della comunità.
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